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L’inquietante significato dietro a “Il mio vicino Totoro”

L’inquietante significato dietro a “Il mio vicino Totoro”

Per questo episodio della maratona dei film dello Studio Ghibli ho pensato di fare qualcosa di diverso, infatti non farò una recensione del film “Il mio vicino Totoro” così come tutti lo conosciamo ma delle teorie sul suo significato.

Tutti conosciamo questo capolavoro. “Il mio vicino Totoro” fu un successo, tanto che lo Studio Ghibli decise di utilizzare Totoro come logo.

Il film in sé è molto rilassante proprio per come si presenta: due bambine che giocano felici e che non si spaventano di nulla, l’incontro con un essere fatato di nome Totoro e le loro avventure insieme.

L’unico momento di tensione è rappresentato dall’arrivo del telegramma della madre delle bambine, questo ci fa temere il peggio per poi farci scoprire che si tratta solo di un’influenza.

Per ironia la teoria non riguarda la morte della madre bensì quella delle due bambine.

Inaspettato, vero?

Solo qualche giorno fa ho sentito parlare di questa teoria da una mia amica, è così che sono andata su internet a informarmi e a vedere quale fosse il parere del nostro Miyazaki a riguardo.

Il tetro significato che si cela dietro il film

La teoria in se è molto dettagliata, tanto da farci credere che abbiamo visto e interpretato il film in modo sbagliato.

Procediamo per gradi.

Il caso Sayama

Si pensa che la storia delle due bambine sia ispirata a un caso d’omicidio realmente avvenuto a Sayama nel maggio 1963, esattamente l’anno in cui è ambientato il film. E per rendere meno inquietante la cosa, i nomi delle due protagoniste significherebbero entrambi maggio (‘Satsuki’ è ‘maggio’ in giapponese arcaico mentre ‘Mei’ rimanda alla pronuncia inglese ‘may’).

Inoltre Sayama (la città dove è avvenuto l’omicidio) sarebbe collocata vicino a Tokorozawa (città in cui è ambientato il film); potrebbe essere riferito a questo il titolo “il mio vicino…”? Se si fa caso, durante il film, ci può saltare all’occhio un altro particolare: mentre la vecchina e Mei disfano i pacchi, dietro la nonnina, vediamo una scatola con la scritta in giapponese “tè di Sayama”.

I personaggi che sarebbero collegati alla morte

I Sususwatari:

Secondo questa teoria  il fatto che le due bambine abbiano visto gli esserini chiamati “Sususwatari”(nerini della polvere) significherebbe che qualcuno di lì a poco sarebbe morto perché, secondo il folklore Giapponese, sarebbero portatori di cattivi presagi.

Totoro:

Anche Totoro assumerebbe un significato differente secondo tale teoria associandoli la figura di Shinigami e cioè un Dio della morte, sarebbe proprio per questo che solo le ragazze riuscirebbero a vederlo, proprio perché sono morte. Infatti, quando Satsuki si dirige da Totoro per chiedergli aiuto starebbe andando, in realtà,  incontro alla morte. Secondo le vicende del caso Sayama, infatti, la sorella maggiore, saputo della morte della sorellina si sarebbe suicidata e così anche nel film. Infatti verso la conclusione del film entrambe le due sorelle sono ritratte senza ombra.

Il gattobus(neko bus):

Per molti il gattobus sarebbe il mezzo di sola andata per il paradiso infatti tra le sue fermate ci sarebbe proprio, poco prima quella di Mei, quella del cimitero e, quando il gattobus le stava per condurre entrambi in Paradiso, si sarebbe fermato all’ospedale della madre per fagli dare l’ultimo saluto.

La madre infatti dice chiaramente al padre di aver avuto la sensazione di averle viste e sentite ridere fuori dalla sua finestra.

In conclusione…

Tutti questi indizi porterebbero a farci credere che questa sia la vera chiave di lettura del film, se non fosse che è stata smentita con forza dallo Studio Ghibli e da Miyazaki stesso,che nel 2007 disse:

“No need to be alarmed. There is absolutely no truth or configuration that Totoros are the Gods of Death or that Mei is dead in My neighbor Totoro.”

Ora sta a noi capire a cosa e a chi credere, una cosa è certa: non guarderemo più “Il mio vicino Totoro” con gli stessi occhi.

E tu cosa ne pensi?

Facci sapere con un commento.

Noi ci vediamo al prossimo film dello Studio Ghibli. A presto!

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